Da insegnante in Peru' a cuoca in Italia

Da insegnante in Peru' a cuoca in Italia



Insegnante di filosofia in Peru', chef in Italia. Lei e' Elsa Javier, originaria di Lima oggi residente nel nostro Paese dove e' sposata con un italiano. E' arrivata in Italia il 28 dicembre del 1990, ventidue anni fa a causa di una malattia. Doveva fermarsi solo tre mesi, il tempo necessario per curarsi e poi rientrare nel proprio paese dove l'attivita' di insengante le rendeva la vita "ricca culturalmente e piena di interessi". Oltre alla docenza era impegnata in parrocchia come catechista e in un'intensa attivita' di volontariato tra i poveri. Alcuni problemi la trattengono pero' nel nostro Paese. Deve ricominciare una nuova vita: "Una sola parola accomina i migranti  spiega Elsa - Ed e' "bisogno": di lavoro, di salute, di una nuova vita".

Deve reinventarsi un lavoro: badante e collaboratrice domestica ma con un grande amore per la cucina. "Un'anziana che ho assistito per 12 anni, Vera, mi diceva che tutti devono realizzare i propri sogni e per me era quello della cucina". Dalla cucina, prosegue, devono uscire piatti fatti con amore: solo cosi' possono rappresentare "una forma di integrazione, di scambio, di dono". Elsa si dice convinta che attraverso momenti di "convivialita' a tavola" si puo' "costruire una societa' senza paura del "diverso", perche' mangia in modo differente da noi, perche' non usa le posate o perche' i suoi prodotti culinari hanno colori e profumi diversi".

E proprio "Convivalita' a tavola" e' uno dei suoi progetti che, insieme all'Universita' Campus Bio-Medico di Roma, propone alla societa' italiana." Penso che proporre la nostra gastronomia peruviana e' un doppio impegno. In ogni piatto posso far conoscere un pochino della mia cultura, raccontando
dove e come crescono gli ingredienti che lo compongono, incoraggiandone l'uso".

Elsa si e' sposata con un romano nel 1996. "Un uomo - ricorda - che ha abbracciato la mia cultura come io la sua e insieme costruiamo tutti i giorni la nostra impresa dando lavoro anche a molti immigrati". Per quattro anni hanno gestito un ristorante "La Limeña" (donna di Lima) a Roma, primo ristorante peruviano nelle guide Eno-Gastronomiche italiane. Dopo la chiusura del locale, Elsa continua il suo lavoro promuovendo un servizio di catering con prodotti
della sua terra. "Ho potuto unire le mie due grandi passioni: la cucina e la docenza dando lezioni di cultura gastronomica a giovani studenti di alcune grandi scuole alberghiere italiane". In Italia non si produce caffe' ma il caffe' espresso, sottolinea, e' "solo italiano. E' un esempio di integrazione tra
culture e tradizioni diverse". Naturalmente tutto questo non e' facile sopratutto in questo tempo di crisi. "Le difficolta' sono tante conferma Elsa - pero' la forza che e' in ognuno di noi
che abbiamo lasciato tutto per arrivare qui, "senza invito", dove abbiamo ricevuto accoglienza, deve unirci e insieme incoraggiare noi, ma anche gli italiani, a reinventarci qualcosa per uscire da questo momento difficile". Ed Elsa si sta impegnando in questo attraverso una associazione "Semillas latinas" da lei fondata ma anche attraverso la comunicazione. Ha infatti frequentano anche un corso di giornalismo per migranti promosso dalle suore scalabriniane.

0 commenti:

Posta un commento